Intervista a Lombardini22
Nel mese di aprile, Giampiero Brioni, consigliere di AICE, ha incontrato l'ing. Paolo Facchini, presidente di Lombardini 22, ed ha affrontando con lui argomenti propri dell'Ingegneria Economica quali la gestione dei costi di commessa, il controllo dei tempi e dei costi, il Building Information Modeling.
L'intervista che segue mostra la chiave di lettura proposta dall'ingegner Facchini.
Anteprima
FACCHINI - Esiste un rapporto di reciproca influenza e condizionamento tra valori economici e manufatto edilizio: c’è ed è fondamentale. La ricerca di questa dinamica pervade tutti i nostri progetti fin all’inizio, fin dalla fase concettuale. Noi parliamo sempre di “concept” e di fattibilità tecnico-economica come di elementi interconnessi.
BRIONI – Molto interessante. Ma parliamo, se sei d’accordo, di processi. Quello che mi piacerebbe capire è come in una realtà come quella di Lombardini22 l’elemento “costo” si configura per la prima volta nell’ambito del progetto. In altri termini, semplificando, immaginiamo che un committente vi chieda di sviluppare un progetto di architettura. Quando per la prima volta si parla di “Euro” e da dove e come emerge quel numero?
FACCHINI – Dipende molto dalla tipologia di cliente. Diciamo che abbiamo due tipologie di committenti: gli sviluppatori e quelli che noi chiamiamo tenants, ossia gli affittuari. Gli sviluppatori a loro volta si dividono in aziende che hanno come oggetto sociale lo sviluppo ed i fondi. Il fondo, normalmente, quando si rivolge a noi sa esattamente “alla lira” quanto può spendere perché lo ha deliberato in via preliminare. In questo caso noi lavoriamo e progettiamo “contro” il budget, cercando di dare il massimo possibile per ottenere il meglio che un committente possa avere con quella cifra. Nell’altro caso, invece, i clienti molto spesso hanno solo una vaga idea dell’impegno economico da sostenere, anche se è sempre e comunque al ribasso! In queste circostanze noi cerchiamo di affrontare da subito le problematiche legate sia al costo dell’intervento che al costo nostro della progettazione. Debbo dire che la politica di Lombardini22 non è quella di basarsi sui tariffari (che, tra le altre cose, non sono più in vigore) ma quella di riferirsi a quello che definiamo “costo-testa”. Questo genere di approccio porta il nostro “venditore” ad incontrarsi con il partner che governerà quell’area di business ed a stendere congiuntamente una previsione di costo sia per quanto riguarda la realizzazione dell’opera sia per quanto concerne l’ammontare delle nostre attività determinato in base alla stima dell’impegno che le varie figure professionali allocate su quel progetto dovranno ragionevolmente spendere.
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L'intervista completa è scaricabile cliccando pdf QUI .
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